Newsletter della Direzione Generale
Anno IV, nr. 9 - edizione Settembre 2010

Nel numero di settembre dell’anno scorso facevamo gli auguri al nostro neo Direttore Generale, Gen. Esposito.

Dopo un anno, vogliamo aprire  l’edizione della ripresa autunnale, ringraziandolo di  aver acconsentito a che questa newsletter continuasse a vivere....anche e soprattutto a nome dei nostri lettori.

Poco prima della pausa estiva è stata approvata una norma che definisce e regolamenta le cosiddette “piste semipreparate”. La sicurezza è come di consueto la nostra direzione di azione, nella quale appunto si colloca l’ Emendamento 1 alla AER(EP).P-6.
Un paio di norme poi fresche fresche (P.T AER(EP).00-00-5/UH-90A/SH-90A sul controllo di configurazione degli elicotteri UH-90A e SH-90A e AER(EP).P-14 ediz. 31/03/2010 –Suppl. “A” sull’utilizzo del Casco di Volo tipo ALPHA 202 sul velivolo T-260B)  )

Si accennerà anche al cinquantenario delle frecce tricolori. Giusto un accenno per far loro i nostri auguri, rimandando al largo spazio che stanno dedicando i media all’argomento e al sito A.M., dove si può trovare di tutto e di più su questa importante celebrazione.

Continuiamo poi a seguire vita e vicende degli aeromobili passati per le nostre mani: tra loro il G222 che sta vivendo una seconda vita in Afghanistan...per lui un affettuoso ricordo personale di quando mi portò a Parigi: il ricordo delle Alpi viste dal finestrino della cabina di pilotaggio....con tanta ovatta nelle orecchie!

Per finire, un po’ di diritto amministrativo, ovvero un po’di giurisprudenza in materia di appalti pubblici.

Come di consueto, buona lettura e buona ripresa autunnale.

   
Il Direttore dell'U.R.P.
   
Dir. di Amm.ne Domenico dr QUAGLIANI
archivio pubblicazioni della D.G.A.A.: www.dgaa.it/pub_tec/index.asp

Capitano Alessando Romani
IX Reggimento paracadutisti Col Moschin

 

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Auguri...PAN!

A Rivolto, l’11  e il 12 settembre, si festeggia il cinquantenario della Pattuglia Acrobatica Nazionale, istituita nel 1960 e operativa dal 1°luglio 1961.

Sul sito dell’A.M. (www.aeronautica.difesa.it) la presentazione dell’evento alla stampa, i comunicati,  tutto il materiale informativo,e la diretta internet.

Durante la manifestazione è stata data notizia di un CD celebrativo della PAN che uscirà il 30 Novembre, di cui una piccola anteprima è stata data in omaggio alle Autorità. Il CD completo conterrà filmato storici.
Le Poste Italiane hanno emesso un francobollo commemorativo ed un “Folder”  con cartolina ed annullo speciale

Comunicato ADN Kronos 12 settembre

 

Gli MB.339 doteranno anche la pattuglia acrobatica degli Emirati Arabi Uniti

Come la P.A.N., la pattuglia Al Fursan ("I cavalieri")  volerà con dieci macchine.
 A questo scopo gli EAU hanno per ora acquisito quattro MB.339 già utilizzati dal 61° Stormo di Lecce.

Leggi l’articolo di Dedalonews

 

 

 

Emendamento 1 alla AER(EP).P-6 Edizione base 5 marzo 2009

(ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DEI CAPITOLATI TECNICI PER AEROMOBILI MILITARI - Le piste semipreparate)
Stiamo considerando piste semipreparate le piste in terra battuta o di natura sabbiosa, che non rientrano nelle normative ICAO,  le quali considerano piste preparate su pavimentazione rigida oppure flessibile.

Anche l’uso di una pista semi preparata  da parte di aeromobili militari impone il rispetto di determinati requisiti costruttivi ed operativi, sia della pista che dell’aeromobile che dovrà operare in condizioni di sicurezza.

E’ stata dunque emendata la norma ARP(EP).P-6 “Istruzioni per la compilazione dei Capitolati Tecnici per Aeromobili Militari” per definire le caratteristiche di  una pista semi preparata.

Scarica la norma

 

Leggi approfondimento.

Atterraggio di un C130J su pista semi-preparata

Definire il tipo di Pista “semi-preparata” riveste carattere di particolare importanza  per le operazioni di aeromobili che devono operare in determinati teatri operativi per i quali, per la maggior parte dei casi, è necessario disporre di Piste di volo su terreni battuti o sabbiosi.
Per Pista di volo si intende la striscia di terreno destinata ad accogliere gli aerei in operazioni di decollo ed atterraggio, avente caratteristiche ben precise in termini di lunghezza, larghezza, pendenze longitudinali e trasversali. La Pista preparata è una pista pavimentata con materiale rigido o flessibile ed asfaltata e comunemente presente anche negli aeroporti per il trasporto civile.
 I parametri necessari a definire una pista preparata sono definiti dall’ ICAO nel relativo annesso 14.
La Pista semi preparata è una pista non pavimentata e composta generalmente da piu’ stratificazioni di terreno: il  fondo, il terreno sotto superficiale intermedio e la base superficiale. La pista semi preparata puo’ non avere lo strato sotto superficiale intermedio e/o la base superficiale, se minori strati di terreno di fondo sono sufficienti a supportare le operazioni degli aeromobili. Queste piste sono caratterizzate principalmente, rispetto alle piste di tipo preparato,  da particolari valori del parametro “CBR”, che definisce la durezza del terreno e dal parametro di “Roughness”, che esprime il grado di rugosità ovvero la profondità e frequenza degli avvallamenti presenti sulla pista..
Gli attuali teatri operativi, quali ad esempio quelli di peace-keeping, rivolti in molti casi verso territori dove non esistono strutture aeroportuali sufficienti o disponibili alle fasi di atterraggio di aeromobili,  impongono chiari requisiti progettuali sia della pista semi-preparata che dell’aeromobile che dovrà operare sulla stessa.
Le piste semi-preparate inoltre devono molto spesso essere predisposte in tempi ristretti tramite la valutazione del tipo di aeromobile e del tipo di suolo su cui si dovrà operare; queste valutazioni “rapide” devono consentire ai reparti specializzati di “preparare” l’area ed il suolo su cui far atterrare e decollare in sicurezza gli aeromobili militari (es.:da trasporto truppe, materiali, APR).
Quali sono i parametri della pista che devono entrare in gioco già nelle fasi progettuali di un aeromobile militare? Quali sono i  requisiti che il progettista di aeromobili deve rispettare per poter atterrare su una determinata pista semi preparata?
Si può partire da alcune pubblicazioni militari MIL-A-8862A e MIL-A-8863C oppure possiamo riferirci alla “Evualation of aircraft landing gear ground flotation characteristics for operation from unsurfaced soil airfield”, pubblicato dalla Air Force Systems Command  e ancora a pubblicazioni civili quali “Runway roughness measurement, quantification and application – The Boeing Method” edito dalla Boeing Airport Technology  Organization. In ogni caso i parametri principali che distinguono una pista semi preparata da una preparata, come sopra accennato, sono i relativi valori di:

  • durezza, esprimibile con un parametro siglato negli Stati Uniti , il CBR ( California Bearing Ratio). La durezza di una pista rappresenta la sua capacità a resistere ad un certo numero di decolli ed atterraggi (transiti) da parte di aeromobili che hanno determinati carichi massimi al decollo, tipologia di carrelli e numero di ruote di atterraggio nonché determinata pressione operativa dei pneumatici;
  • rugosità del terreno (Roughness), ovvero la quantità e profondità di avvallamenti presenti sull’intera pista;  la rugosità massima consentita  dipende dal tipo di  aeromobile  e questa si modifica  durante l’utilizzo della pista con una dinamica che dipende dalla durezza della stessa e dal numero di transiti effettuati..

Queste caratteristiche identificano se una pista rientra o meno nella classe delle piste semi-preparate ed impongono dei vincoli progettuali per gli aeromobili che potranno operare su di esse quali il dimensionamento e posizionamento delle ruote di atterraggio e la pressione di gonfiaggio dei relativi pneumatici.

Ulteriori parametri caratteristici che nel progetto di una pista si deve tener conto sono i sentieri, sia aerei che terrestri,  di decollo ed atterraggio  quali:

  • il “Runway  End Clear Zone” ,
  • l’” Imaginery Surface” orizzontali  e verticali ( slope minimo della traiettoria di decollo ed atterraggio) che le piste dovranno avere come caratteristica peculiare per il superamento in sicurezza di eventuali ostacoli (Overcoming obstacles).

E’ chiaro quindi che le caratteristiche di una pista semi preparata impongono dei vincoli costruttivi alla Ditta che dovrà progettare un tipo di aeromobile che dovrà operare sul quel tipo di pista ed allo stesso tempo un determinato aeromobile predisposto ad atterrare su piste semi preparate  imporrà il rispetto di  determinati requisiti che la pista  dovrà mantenere nel tempo.

Pertanto si dovrà partire da un requisito operativo che determini i parametri entro cui operare e necessari a definire il tipo di pista semi preparata (lunghezza, larghezza, CBR, roughness consentita iniziale e pre-manutenzione, numero di passaggi massimi prima della successiva manutenzione pista, definizione dei sentieri di volo e terrestri). Quindi le caratteristiche delle piste semi-preparate dovranno essere inserite nel  Capitolato Tecnico a fronte di un relativo requisito SMA. Successivamente la Ditta, ai fini dell’omologazione di Tipo Aeromobile  dovrà dimostrare la capacità dell’aeromobile ad atterrare e decollare su una determinata pista, caratterizzata dai parametri di requisito di cui sopra, per un numero di passaggi anch’essi definiti, basandosi sugli elementi  costruttivi e prestazionali dell’aeromobile descritti nella Specifica Tecnica e che di massima dovranno essere:

  • geometria del sistema di atterraggio ( numero di ruote  e geometria del carrello anteriore e posteriore, loro distanza  dal baricentro dell’aeromobile)
  • posizioni estreme del baricentro dell’aeromobile,
  • pressione di gonfiaggio dei pneumatici,
  • carico massimo al decollo.

La DGAA ha provveduto, in seno alla normativa AER(EP).P-6  “Istruzioni per la compilazione dei Capitolati Tecnici per Aeromobili Militari”, a fornire le necessarie indicazioni alle Ditte costruttrici di Aeromobili affinché vengano riportati i suddetti requisiti costruttivi necessari  ad una corretta verifica, da parte degli Uffici preposti della DGAA stessa, della compatibilità e rispondenza delle caratteristiche progettuali dell’aeromobile con i requisiti operativi della pista, prima di una eventuale successiva verifica sul campo delle suddette capacità operative. Allo stesso tempo la pista dovrà essere sempre manutenuta in modo che la sua durezza e roughness rimangano  sempre nei limiti progettuali previsti e si possa quindi permettere sempre un suo utilizzo garantendo sufficienti margini di sicurezza alle operazioni di transito.

 

Col. Giorgio Orsini

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  Operazioni di un C130J su pista semi-preparata

Firmato il contratto con l’Agusta SpA per le forniture necessarie all’approntamento di quattro elicotteri EH101 della Marina Militare, versione ASH, per il loro invio in Operazioni Fuori dai Confini Nazionali (O.F.C.N.).

Il contratto, del valore di 17.800.000 euro è stato firmato l’8 luglio. In particolare prevede lo studio e l’applicazione di modifiche tecniche (P.T.A. - Prescrizione Tecnica Applicativa) intese a migliorare le capacità operative degli elicotteri in operazioni fuori area e l’acquisizione di parti di ricambio.
E’ prevista anche la fornitura dell’attrezzatura di supporto, costituita da quattro elevatori motorizzati, idonea a trasferire la fusoliera dell’elicottero all’interno di un adeguato aereo-cargo per il successivo trasferimento in area di operazioni. .

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P.T AER(EP).00-00-5/UH-90A/SH-90A
(controllo di configurazione degli elicotteri UH-90A e SH-90A)
La norma nazionale AER(EP).00-00-5 per l’elaborazione, valutazione ed autorizzazione delle modifiche da introdurre nei materiali di competenza della D.G.A.A., è stata modificata.
 La norma di raccordo AER(EP).00-00-5/NH-90 del 03/04/2008, è specifica per il controllo di configurazione degli elicotteri UH-90A e SH-90A.

La stessa è stata  ora aggiornata e modificata di conseguenza.

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Scopo dell’emissione della norma in oggetto è:

    1. raccordare le procedure standardizzate approvate a livello internazionale, concordate e condivise tra le Partner Company e le Nazioni partecipanti, con la norma nazionale AER(EP).00-00-5;
    2. sostanziare l’equivalenza di massima delle informazioni tecniche trattate nei documenti internazionali (SB, ECP) con quelle contenute nei documenti nazionali (P.T.D./P.T.D.I.) così come previsto dalla P.T. AER(EP).00-00-5;
    3. descrivere le specificità procedurali per il controllo di configurazione degli elicotteri UH-90A E SH-90A, così come previsto dalla P.T. AER(EP).00-00-5;
    4. prescrivere per gli elicotteri UH-90A e SH-90A, previa emissione di una P.T.A. “ombrello” in accordo alla P.T. AER(EP).00-00-5, l’automatica applicabilità dei SB (emessi da NHI) di categoria 1, 2, 5 e 3 e 4 non emessi a fronte di ECP (identificabili attraverso i criteri definiti nel §2.2 della P.T. in oggetto). Pertanto rispetto la  precedente norma di raccordo (rif. b) viene previsto che sia emessa una PTA solo per i SB di categoria 3 e 4 connessi ad una ECP.
    5. con l’occasione la P.T. è stata ricodificata utilizzando i MDS UH-90A e SH-90A in accordo alla AER(EP).0-0-12.

E’ utile evidenziare che in caso di dubbio è necessario fare riferimento alla AER(EP).00-00-5 nell’edizione applicabile che rimane la P.T. di riferimento.

AER(EP).P-14 ediz. 31/03/2010 –Suppl. “A”
(Casco di Volo tipo ALPHA 202 sul velivolo T-260B)  
La norma AER(EP).P-14 ha istituito un prontuario di facile ed immediata lettura, che lega i vari materiali di salvataggio, sicurezza e sopravvivenza con i Sistemi d’Arma su cui sono impiegabili e viceversa.
Si introduce ora un emendamento per l’introduzione della possibilità di impiegare il Casco di Volo tipo ALPHA 202, attualmente già in dotazione ed uso in FA, sul velivolo T-260B.  

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Tale casco provvisto di un proprio braccetto microfonico, fornisce al pilota in ogni fase di volo compresa quella di abbandono aeromobile in emergenza, protezione meccanica da possibili urti, protezione acustica mediante l’attenuazione del rumore esterno e protezione ottica da possibili abbagliamenti da luce. Il casco ALPHA 202 ha infatti dimostrato nel corso delle prove condotte dalla Reparto Sperimentale Volo sia a terra che in volo sull’aeromobile T-260B, un’elevata stabilità anche sotto fattore di carico (+6g) e un ottimo confort anche acustico.

La D.G.A.A. sostiene un programma di ricerca duale Avio e Rosoboronexport, un'agenzia di Stato della Federazione Russa, sulle turbine aeronautiche a elevata concentrazione di potenza.
Questo nuovo programma di ricerca, della durata prevista di quattro anni, nasce con il sostegno del Ministero della Difesa italiano tramite la Direzione Generale degli Armamenti Aeronautici, che a sua volta ha incaricato il proprio Ufficio Tecnico Territoriale di Napoli di svolgere le attività tecnico/amministrative per la negoziazione del contratto con la Ditta AVIO SpA. L’U.T.T. ha richiesto l’offerta alla Ditta, ha analizzato l’offerta tecnico/economica, dichiarato la congruità e redattl Capitolato Tecnico e contratto. Quest’ultimo è stato firmato il 11/12/2009 e notificato alla ditta (cioè divenuto operativo dopo la Registrazione della Corte dei Conti) il 15/06/2010. l’U.T.T è responsabile della gestione del contratto e dovrà procedere al collaudo e pagamento delle prestazioni previste  e, sulla base del positivo raggiungimento degli obiettivi della fase 1,  darà indicazioni alla DGAA sull’eventuale esercizio dell’opzione per l’avvio delle successive Fasi 2 e  3 .

L’accordo è mirato ad applicare tecnologie innovative alle turbine di bassa pressione con lo scopo di realizzare motori più compatti, leggeri, efficienti e meno rumorosi e deriva dal successo del precedente programma di ricerca Italo-Russo sviluppato nel periodo 2004-2008 sulle tecnologie di progettazione per palette di turbina, sui sistemi di raffreddamento e sull’utilizzo di materiali monocristallo.
La ricerca tecnologica sviluppata sulla base del nuovo accordo sarà incentrata su tre argomenti prioritari: il progetto di una turbina di bassa pressione a elevate prestazioni e robustezza; l’analisi di modelli di predizione delle emissioni acustiche; lo studio di nuovi materiali intermetallici da utilizzare negli stadi più caldi delle turbine di bassa pressione.

JSF news
Ormai le notizie sull’F35 stanno diventando quasi una rubrica fissa per la nostra newsletter a causa della dinamicità della situazione, il susseguirsi dei test e le polemiche sulla opportunità o meno della partecipazione italiana al programma di acquisizione.
Stavolta tengono banco i problemi tecnici emersi di recente, quali i ventilatori di raffreddamento del motore, il sistema idraulico che permette l’atterraggio verticale, le valvole-gli interruttori e i componenti del sistema.


Leggi l’articolo di Left-avvenimenti

JSF vs Eurofighter

Eurofighter ha divulgato i risultati di simulazioni che dimostrerebbero come quattro Typhoon supportati da un AWACS potrebbero neutralizzare l'85 % degli attacchi portati da otto F-35 configurati col solo armamento interno (due JDAM e due AMRAAM). Simulazioni pubblicizzate in risposta a simulazioni altrettanto realistiche e ovviamente di segno opposto fatte in primavera da Lockheed Martin, secondo la quale il JSF batte in combattimento ogni caccia concorrente con un rapporto di 6:1.

Leggi l’articolo di Dedalonews

 

Turnover dei velivoli da ricognizione italiani in territorio afgano

Avvicendamento degli AMX ad Herat, in sostituzione dei velivoli che, dopo otto mesi e 1.280 ore di volo in Afghanistan, sono rientrati il 27 luglio alla base del 51° Stormo di Istrana.

I 4 nuovi caccia AM-X ACOL (Aggiornamento Capacità Operativa e Logistica) sono giunti ad Herat dopo un viaggio di circa 10 ore di volo, intervallato da scali tecnici a Sharm El Sheik e ad Abu Dhabi, con a capo della formazione il Colonnello Giandomenico Taricco, comandante del 51° Stormo.

Il rientro in Patria dei predecessori era previsto quale normale avvicendamento di assetti di volo, per attività manutentive programmate non effettuabili in teatro operativo. I quattro velivoli del Task Group 'Black Cats' erano giunti infatti ad Herat lo scorso novembre in sostituzione dei Tornado fino ad allora schierati sulla base di Mazar-e Sharif, nel nord dell’Afghanistan.
Il cambio di aeroplani è stato anticipato di pochi giorni anche da un altro avvicendamento: lo scorso 16 Luglio infatti il Maggiore pilota David Morpurgo ha ceduto al Maggiore pilota Fabio Traversa il comando del Task Group 'Black Cats'.

Sotto il comando del Maggiore Morpurgo, i 'gatti neri' hanno portato a termine con successo numerose missioni operative su tutto il territorio afghano, effettuando in poco meno di due mesi oltre 290 ore di volo in 120 sortite, ripartite tra attività di supporto aereo ravvicinato e appoggio tattico alle truppe in operazioni (close air support) e ricognizione aerea per supportare le esigenze di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR). L’AM-X, grazie al pod da ricognizione RecceLite, il sistema di ricognizione video fotografica con sensori digitali elettro-ottici e all’infrarosso di elevate prestazioni montato sotto la fusoliera, svolge ricognizioni su obiettivi terrestri da media e alta quota, sia di giorno che di notte, con capacità di disseminazione delle immagini agli 'utilizzatori' in tempi ridottissimi, quasi in tempo reale.

Il personale navigante e specialista proviene dai Gruppi di volo dell’Aeronautica Militare che hanno in dotazione il velivolo AM-X: il 132° e 103° Gruppo del 51° Stormo di Istrana (Treviso) ed il 13° e 101° Gruppo del 32° Stormo di Amendola (Foggia).

Autore : Regional Command West (RC-W) – Herat (Afghanistan) - Cap. Antonio Caliandro

 

Intervista al maggiore Fabio Traversa, comandante dei Black Cats

(fonte http://www.iltempo.it)

 

 

Il nostro Typhoon volerà in Giappone?


L’Eurofighter Typhoon è stato incluso nella “short list” del Ministero della Difesa giapponese per il rinnovo della flotta degli aerei da combattimento.


Leggi l’articolo de Il Sole24Ore

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La seconda vita del G222


Se ne va ancora a spasso per i cieli, e a noi fa piacere saperlo.
Iniziate le consegne alla forza aerea afghana nel settembre 2009, siamo ora al sesto e al settimo velivolo.
Superate le 1000 ore di volo.


Leggi il comunicato Alenia

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Giurisprudenza Appalti Pubblici


TAR Piemonte, Sez. I, 5/7/2010 n. 2985
E' illegittimo il provvedimento di esclusione posto in essere dall'Amministrazione aggiudicatrice nei confronti dell'impresa che abbia presentato il plico non ceralaccato su uno dei due lembi laterali di chiusura, diversamente da quanto previsto, pena l'esclusione, dal bando di gara.

Consiglio di Stato, Sez. V, 12/7/2010 n. 4478
A fronte dell'inesattezza contributiva causata dalla scarsa chiarezza della formulazione degli atti di gara, l'amministrazione, in ossequio ai principi di buona fede e di tutela del legittimo affidamento, avrebbe dovuto consentire l'integrazione dell'importo entro un termine perentorio, senza adottare, omisso medio, la sanzione dell'immediata esclusione.

TAR Toscana, Sez. I, 13/7/2010 n. 2529
L'impresa che abbia usufruito di un condono fiscale o abbia ottenuto una rateizzazione del debito tributario deve essere considerata in regola ai fini della presentazione della domanda di partecipazione alla gara, stante il valore novativo che tali atti assumono.

………le ultime uscite……


Norme AER e DDPP, PTA, Manuali CMM, Manuali AER, Certificazioni.

 

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Importante
Un link per la consultazione facilitata della normativa tecnica emanata dalla DGAA si trova su:www.dgaa.it/pub_tec/index.asp
Per consultare i numeri precedenti della newsletter:
http://www.dgaa.it/pub_tec/Pubblicazioni/Index_newsletter.htm
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